Charts and Maps - Dead Horse
Math, prog rock, fusion, jazz, sperimentale... Sono molti gli aggettivi che si possono legare ad un gruppo musicale senza in realtà riuscire a definirlo, e i Charts and Maps, in particolare con "Dead Horse", sono uno di quei casi, e in maniera abbastanza eclatante. Sicuramente rientrano nella grande famiglia del rock, progressive. Sono sostanzialmente strumentali e fanno del suono la materia prima da plasmare per raccontare, coinvolgere, accompagnare nel viaggio. E quando si dice musica si tende ad intenderla in maniera abbastanza allargata. Si volesse fare giochi di rimandi ad altri generi, gruppi o movimenti ci si potrebbe divertire. Ma le canzoni non si perdono in semplici indovinelli. Respirano un'aria propria. Solo "In the town of machine" si potrebbe riscontrare psichedelia tipica del sud degli stati uniti, sax in alcuni punti alla Van Der Graaf Generator, base ritmica che richiama Balletto di Bronzo e prog italiano in generale, ma... I suoni si fondono. Giocano tra loro. Si nascondono e poi tornano. Si prendono a braccetto e diventano cosa unica. La durata dei brani è medio lunga, come credo sia giusto nel momento in cui si voglia narrare qualcosa. Senza dover forzatamente destrutturare le canzoni, non si ha quasi mai la rigida struttura strofa ponte ritornello ripetuta per una lunghezza standard fin al raggiungimento della durata desiderata, e della noia dell'ascoltatore. Certo, ci sono richiami e passaggi che ritornano, non c'è l'intenzione di ammazzare il tema di una canzone. Semmai la sviluppano. Nel complesso il disco è molto bello e le canzoni mantenendo un'omogeneità generale hanno autonomia tra loro. Non creano il maxi disco suite tipico degli anni settanta per intenderci. Ma il suo carattere lo mantiene e bene anche nel tempo. Necessitano anche attenzione nell'ascolto, non sempre li si può ascoltare distrattamente pur essendo molto piacevoli anche come semplice sottofondo. Le orecchie necessitano di essere indirizzate all'ascolto. Con molto piacere.
Charts and Maps - "Dead Horse"
01 Take Me Back to Highland Park
02 In the Town of Machine
03 Gold Roomer
04 Now I Must Hit You
05 Pearl Divers of the Arabian Peninsula
06 Hypnotiq American Firework
07 Dead Horse
Ascolta: nel tuo lettore, su Canili d'Adda
Anno: 2011
Provenienza: Los Angeles, Usa
Etichetta: Lost Children
Charts and Maps nel web:
Bandcamp
Myspace
Archive
Articoli:
The Sirens Sound
Progsphere
Frostclick
Disagreement
Etichette: Common Creative, musica, Musica Creative Commons
<< Home page