Fumetti: Leo e Lou 9
Leo e Lou di Agata Matteucci
Fumetto rilasciato sotto Common Creative BY-NC-ND
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Leo e Lou di Agata Matteucci
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Servizio
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No. La risposta è no. Non è un refuso. Non sotto intende qualcosa come i Vespri Siciliani, non riguarda i motti avvenuti in Sicilia qualche secolo fa e neanche l'opera di Giuseppe Verdi. Però con la musica si ha a che fare. Trattasi di un gruppo musicale russo, formatosi nel 2003 a Astrakhan, dicono nel sud della Russia e città che diede i natali al padre di Lenin. Ora come ora non credo che sia un fatto importante. Non almeno in questo post. Qui e ora prevalgono i Vespero, altro gruppo musicale "in forza" alla RAIG, quella associazione di musicisti russi (e non solo in alcuni casi) che si propone come muto aiuto per gli stessi. Tra i vari gruppi vi sono anche gli Asian Women a the Telephone (AWOTT) di cui già parlai (qui peraltro). I gruppi che si vengono a conoscere hanno tutti un taglio abbastanza d'avanguardia, sperimentale. E vale anche per i Vespero. Anche nel loro caso ci sono espliciti riferimenti allo space rock o al krautrock, in alcuni momenti voce molto jazz, più in generale si denota la grande famiglia del progressive. Ma... il gioco dei rimandi è un bel gioco quanto relativemente fine a se stesso. Questo gruppo è uno di quelli in cui l'aspetto dell'avanguardia prevale, nell'ottica e senso che non si fermano a cercar di riprendere un genere e riproporlo. Ciò che ne esce è comunque qualcosa di personale, molto destrutturato, in cui il termine rock assume un suono atavico. Non si hanno strofe e ritornelli, assoli e parti ritmiche. Almeno non nel senso classico. Ci possono anche essere, ma non sono la canzone. Immettono suoni e sonorità che sono molto evocativi, ricreano ambientazioni ma non sono didascaliche. Ti accompagnano in un viaggio? Possibile. Raccontano una storia? Anche. Entrambe le cose ma senza scadere nell'uso di voci eccessivo. Anche la voce sembra più un suono che una parola. Usano una lingua a me sconosciuta, e si capisce ciò che vogliono comunicare: delle emozioni. Non so dove sono, ma ci sono. E così facendo ottengono quello che la musica dovrebbe fare.
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Ultimamente pare esserci un po' di allarmismo riguardo una nuova legge che tocca la libertà di espressione mezzo internet. Sì, allarmismo. E da quello che ho letto in giro c'è da allarmarsi molto. Moltissimo. Da quanto si legge pare basti una mail da parte di chi possa sentirsi leso da un post perché ci si trovi obbligati a cancellarlo e senza possibilità di replica. Pena una multa da 12000 euro. Il tutto bypassando qualsiasi organo di giustizia. Senza considerare il fatto che reati quali la diffamazione esistono già. La differenza sta proprio nel fatto che riguardo la diffamazione si debba passare attraverso un tribunale, quindi un processo, relativa possibilità di difesa dell'accusato e assunzione di responsabilità pubblica da parte dell'accusatore. Ora si rischia di negare una procedura regolare. Infatti ciò che mi preoccupa maggiormente non è tanto che si mini una presunta "libertà di espressione", nessuno mi vieta di scrivere ciò che voglio, ad un ipotetico intervento semplicemente cancello il post incriminato e lo riscrivo il giorno dopo. Eventualmente su un'altra piattaforma. Il problema è che si mina il concetto stesso di democrazia, alla base della quale ci sono tre poteri ben distinti tra loro e super partes. Qui si passa oltre la magistratura. Si nega il diritto di difesa. Si profila una giustizia fai da te, simil far west in salsa padana. Se dicessi che Craxi è un tangestista, per esempio. Sua figlia si potrebbe sentir lesa e con una semplice mail intimarmi di modificare l'affermazione. E non averei possibilità di replica. Pena 12000 euro. E avrei detto una verità attestata da tribunali e giudici. Aiuto!
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Mi ricordo, sì, mi
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C'ero
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T'aspettavo
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Già il sabato
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Ora, blogger da la possibilità di aprire ulteriori pagine oltre la home. Vari siti come free music archive danno la possibilità di includere dischi creative commons all'interno dei blog. Uno più uno. Nuova pagina con dischi creative commons. Un'altra goccia nell'oceano. Magari col tempo risulterà non tanto agibile, ma intanto ci provo. In base al concetto che sta alla base delle licenze creative commons, ovvero la condivisione. Quindi buon ascolto, in questa pagina.
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Ancor t'aspetto
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Dica
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Ti regalerei un ghiro
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Molti conoscono la Corazzata Potemkin per via di Fantozzi, e di conseguenza tende a pensarla come un'immensa cagata. Beh, forse non è proprio così. Rispetto a molti film contemporanei è molto più agevole, la durata non è eccessiva, 62 minuti. Lunghezza molto più fattibile dei 144 minuti di un Transormers, per esempio. Certo, rimane un film del 1925, in bianco e nero, muto. Certamente tutto ciò non agevola una persona abituata alle tre dimensioni ed effetti speciali eclatanti. Sicuramente non è un film leggero. Ma è un Film. Drammatico. Molto. Un film d'altri tempi? Sicuramente. Un film che sicuramente va visto, che bisognerebbe sforzarsi di vedere, anche solo per un aspetto "manualistico", in qualsiasi esame universitario oltre al programma monografico c'è il mauale. Ecco. Questo è uno di quei film che comunque rientrano nel manuale. E attualmente la si può vedere tranquillamente. Anche in streaming.
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Sono un Cyborg.
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Nonostante
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M'affretto e corro
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Eh sì, è proprio un acronimo che sta per Asian Women on the Telephone. E non è finita, è anche il titolo di uno dei loro dischi che rendono disponibile sotto licenza creative commons. Ma che cosa faranno Oriental Yid, Good Enough Freundin, Brown Polizei, Divine Gift, Mutter Land e Lewd Primat? Beh, sì, suonano degli strumenti, fanno dischi e conoscono gente. Anche dei concerti,ma guarda un po'. Concerti molto teatrali peraltro. Appaiono mascherati e inscenano i brani. Sicuramente sarebbero da vedere anche dal vivo oltre che sul canale youtube. Alle volte prendono anche freddo, essendo moscoviti. E pare che la cosa sia confermata dal fatto che il loro sito sia in cirillico. Le loro canzoni sono incentrate sulla strumentalità. Non per questo sono più comprensibili. C'è chi li definisce noise, chi progressive, chi kraut rock. Di sicuro mi ricordano alcune correnti tedesche, ai primi ascolti la memoria mi va' agli Einstürzende Neubauten (ritmicità, teatralità, riproposizione dei suoni...). Quindi un richiamo al mondo teutonico mi ci sta appieno. In altri momenti possono sfiorare i The Red Crayola, ma niente paura, per il momento non li ho sentiti arrivare a quei livelli. D'altro canto ovviamente non si tratta di fare un semplice copia/incolla da altri gruppi. E neanche fare il gioco dei richiami. Di sicuro vanno ascoltati e riascoltati. La loro produzione, nonostante siano formati dal 2007 ,non è poca, considerando anche l'impegno necessario per ascoltarli. Dal canto loro, anche se difficili da vedere dal vivo, si rendono decisamente disponibili e lasciano molte loro produzioni rintracciabili sfruttando diversi canali. A tal proposito di seguito metto i vari link. E anche un brano loro che penso possa dare vaga idea del loro genere meglio che mille parole. Una potrebbe essere avanguardia ma sarebbe generica e inutile. Quindi play e basta.
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Potrebbe sembrare auto referenziale citare altri blog, ma altresì segnalarne qualcuno da cui si traggono informazioni o che semplicemente si seguono o trovano interessanti credo sia anche quasi doveroso.Un esempio in tal senso è il blog di Eldino, prevalentemente incentrato su netlabel e musica creative commons divulgata tramite la rete. Alle volte rilascia post che vanno presi col sorriso sulle labbra (vedi il traduttore italiano - bimbominkia... simpatica l'idea, ma pure perderci del tempo...), ma in generale è molto serio e professionale, personalmente uno di quei blog da prendere come punto di riferimento nel campo specifico poiché da l'idea di professionalità e conoscenza del campo trattato. Ovviamente rilasciato come creative commons.
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Eccolo
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Mascarpone e sardine
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Ora, per la serie dei film mai distribuiti in Italia, e forse nel mondo, assolutamente non posso che non citare "The Calamari Wrestler" (Ika resuraa): appena visto e già un classico. Per me affermare che sia imperdibile, magnifico, bellissimo, comico, surreale, romantico, creatore di cospettoni (dove cospettone è esclamazione di sorpresa), pure coinvolgente (almeno a mia insaputa stavo per mettermi a fare il tifo per il protagonista, nonostante si immaginasse facilmente come potesse andare a finire). Ecco. E' uno di quei film con happy end, in cui ti immagini facilmente come possa finire, ma questo non lo fa scadere.
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Ecco,
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Ora mi chiedo se qualcuno può indovinare di chi sono le canzoni del post precedente... Ricchi premi per tutti partecipanti.
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Già ne' tempi andati
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